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Sestri Levante

TRADIZIONE E CONSERVAZIONE

Oltre alle Botteghe Storiche a Sestri Levante è possibile scoprire anche i caratteristici Locali di Tradizione. Attività portate avanti da un’impresa familiare che ne tramanda la memoria. Alcuni purtroppo hanno perduto nel tempo la propria peculiare fisionomia, e spesso ogni richiamo alla primitiva attività ma continuano a rappresentare tasselli importanti la cui conservazione è importante per la storia e l’identità del territorio.

I testi sono un estratto del volume “Botteghe Storiche e Locali di Tradizione di Sestri Levante”, a cura di Costanza Fusconi e Rossana Vitiello. Coordinamento redazionale di Annarita Bruno e Susanna Curioni. Edito da Sagep Editori, Genova. Direzione editoriale a cura di Alessandro Avanzino. Campagna fotografica di: Daria Vinco, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona. La  guida completa “Botteghe Storiche e Locali Tradizione di Sestri Levante” con numerose foto e la mappa, è disponibile  sul sito www.sagep.it

1.BAR GELATERIA BACIOLLO, piazza Matteotti 55

Nel centro antico di Sestri Levante, in un edificio dalla fisionomia ottocentesca con decori esterni secondo la maniera ligure. Completamente ristrutturata di recente, la gelateria non presenta al visitatore elementi storici di rilievo. Ciò che piuttosto suscita interesse e curiosità è la lunga e ininterrotta storia familiare che dà il nome al locale e risale a U Baciollu, pescatore di mole massiccia che amava declamare versi della Divina Commedia e possedeva tre barche alle quali diede il nome delle tre figlie. Due di loro apriranno il locale con il nome del padre, allo scopo di creare un punto di ritrovo, che collegasse la marina con il centro antico del paese. Successivamente il negozio si specializza nella produzione di gelati artigianali, preparati con particolare attenzione ai prodotti di stagione e alla tradizione locale.

Info: baciollogelati@yahoo.it

2. CARTOLERIA ASSERETO, via XXV Aprile 52

Il negozio, attualmente adibito a cartoleria, si trova nel centro storico di Sestri Levante, all’interno di uno degli edifici ottocenteschi. Il locale fu sede di una fiorente e rinomata tipografia, avviata e gestita per lunghi anni dai fratelli Assereto, avi degli attuali titolari. La tipografia, i cui macchinari occupavano un tempo un ampio spazio sul retro, rimase in funzione fino agli anni Trenta del secolo scorso, con una produzione di manifesti che fece fronte anche alle esigenze belliche. Già allora l’attività del laboratorio tipografico era integrata alla vendita di materiali di cartoleria. Di quell’epoca e di quella attività oggi rimangono poche tracce: il pavimento in graniglia, consumato dal tempo; il soffitto dipinto con motivi ornamentali a tralcio vegetale che richiamano, nella scelta di fiori e frutti, l’avvicendarsi delle stagioni; alcuni arredi originali, come gli scaffali, in parte modificati ed occultati a causa della copiosa quantità di merce esposta per la vendita. All’esterno le vetrine furono rinnovate negli anni Cinquanta.

 

3. CASALINGHI CÄDËEA, corso Colombo 63

Il locale vanta una lunga storia d’impresa familiare femminile davvero degna di nota che risale, senza soluzione di continuità, alla fine dell’Ottocento ed è certamente ben documentata a partire dagli anni Dieci del Novecento. L’attività prende avvio come impresa di tipo artigianale: la fondatrice, Maria De Tomasi, trasferitasi a Sestri Levante dal Piemonte per motivi di salute del consorte, vi insediò il laboratorio di calderaia – cädëea in dialetto ligure – da cui deriva l’inconsueto nome del negozio. Il mestiere di stagnaro o stagnatore di pentole di rame e di alluminio si andò in seguito specializzando nella vendita di pentole, suppellettili e articoli casalinghi. La bottega è ricordata anche nell’ambito della letteratura sestrese dal poeta Mario Antonietti: «da Cädëea ghè ciù roba che in te na fea» (da Cädëea c’è più merce che in una fiera). Di quell’antica atmosfera, tuttavia, ben poco è ormai sopravvissuto: il negozio ha cambiato in buona parte tanto i propri connotati esteriori quanto la specialità dell’offerta merceologica. Rimangono i ricordi di famiglia, le foto d’epoca, l’impegno costante di mantenere un mestiere dalla tradizione così antica.

Info: camuz731@gmail.com

 

4. HOTEL DUE MARI, vico del Coro 18

L’hotel, collocato alle pendici della penisola di Sestri Levante, in un contesto paesaggistico di rilievo e in una parte di tessuto urbano storico ancora conservato, si sviluppa all’interno di due edifici fra di loro accorpati. Il primo risale al secolo XVII e costituisce la sede storica dell’attività a partire dagli anni Sessanta del Novecento. Il secondo, acquisito nel 2002 ad integrare l’hotel, è la settecentesca villa Rita, con parco cinto da mura, che costituisce la peculiarità del complesso.
I due edifici sono caratterizzati da coperture a volta, colonnine caposcala, peducci in ardesia scolpita, e rientrano appieno nelle modalità edilizie caratterizzanti il tessuto storico urbanistico ligure, dove palazzi di maggiore evidenza monumentale si alternano a semplici architetture a schiera. All’interno della villa è presente anche una cappella settecentesca, nonché alcuni soffitti dipinti a tempera di foggia tardo ottocentesca.
L’albergo, che poco conserva dell’antica fisionomia originaria, risulta complessivamente trasformato in anni recenti, adeguandosi alle esigenze della clientela sempre più internazionale.

Info:claudio@duemarihotel.it

 

5. RISTORANTE HOTEL MIRA, viale Rimembranza 15

L’edificio originario era situato sulla spiaggia dove, a partire da fine Ottocento, svolgeva l’attività di osteria. Si narra che la signora Palmira – da cui deriva il nome dell’esercizio – servisse le acciughe con vino aleatico che il marito Cilan traghettava con il suo leudo dall’isola d’Elba. Col passare del tempo l’attività si sposta nell’edificio attuale sul lungomare e nel periodo fra le due guerre si amplia, offrendo camere con vista mare al primo turismo d’élite. Nel dicembre del 1943, tuttavia, lo stabile subisce un terribile bombardamento e viene in gran parte ricostruito negli anni Cinquanta, quando si consolida l’attività alberghiera con camere con bagno e comfort.
A piano terra, nell’ampio vano a ristorante, lo spazio si caratterizza per la presenza di grandi pilastri, fontane e camini di pietra grigia lavorata a bassorilievo; tali elementi, inquadrabili all’interno di un progetto unitario, sono coordinati con alcuni componenti di arredo in stile déco, anch’essi ornati alla base con lastre di pietra grigia scolpita.

Info: info@hotelmira.com

 

6. TRATTORIA ANTICO TANNINO, via Nazionale 331

La Trattoria Antico Tannino è situata poco lontano dal centro storico di Sestri Levante, verso est, tra via Nazionale e via Salvi; prende il nome dalla frazione Tannino, località così denominata per la presenza, in antico, di fabbriche di tannino che veniva utilizzato per la conservazione del vino.
L’attività del locale si avvia negli anni Trenta del Novecento (1935) in un edificio realizzato ex novo, costituito da due piani fuori terra per ospitare al piano primo l’abitazione dei proprietari e a piano terra – secondo la tradizione casa e bottega – il commercio di vino e la mescita. Negli anni Quaranta del XX secolo, quando si potenzia il commercio di vino con il Piemonte e con l’isola d’Elba, viene posto in opera, nell’ambiente che si affaccia su via Nazionale, un grande bancone per la mescita al dettaglio. Nel dopoguerra il locale si amplia, offrendo alla clientela del posto buona cucina fatta in casa e la possibilità di pernottamento ai piani superiori. Frequentata soprattutto da lavoratori, la trattoria denominata Trattoria del sole, poi Trattoria Alda, viene ceduta nel 1965 e successivamente nel 2009, mantenendo nel tempo il carattere tipico della ristorazione a conduzione familiare.
Oggi il locale conserva ancora il carattere semplice e accogliente originario, offrendo, in un’atmosfera cordiale, cucina ligure tradizionale rigorosamente fatta in casa con prodotti freschi del territorio. I menu di mare e di terra, interpretati con fantasia e accompagnati da una vasta scelta di etichette di vino, hanno il sapore locale.
All’interno del ristorante sono presenti fotografie storiche delle vicende della trattoria, a testimonianza della sua continuità nell’arco di quasi un secolo. Durante la ristrutturazione del 2009, per adeguarsi alle nuove norme igienico-sanitare, sono stati purtroppo rimossi gli elementi di arredo originari e le attrezzature che fino ad allora erano state utilizzate per la conduzione dell’attività di ristorazione (stufe, impastatrici, frigoriferi, etc…).

Info: info@anticotannino.it
vbarachini@msn.com

 

7. BAGNI SEGESTA, viale Rimembranza

Il nome Segesta, che evoca luoghi lontani da questo ameno borgo di mare, in realtà è molto più appropriato di quanto possa apparire. Il toponimo di Sestri Levante sembrerebbe, infatti, derivare da un’antica divinità romana, citata da Plinio il Vecchio: Segetia, protettrice delle messi (segetes), termine che nel tempo si modifica in Segesta Tigulliorum, fino ad assumere l’attuale denominazione di Sestri Levante. Lo stabilimento balneare assumerà il nome Segesta in onore dell’antico borgo marinaro. Allestiti con estrema lungimiranza da Marinetta Ventura sul litorale della Baia delle Favole nella stagione estiva del 1917, gli stabilimenti Segesta concedevano in affitto le cabine ai bagnanti, turisti d’elite che già dalla fine dell’Ottocento amavano frequentare la Riviera Ligure per la mitezza del clima.
Nel corso di oltre cento anni l’attività, tramandata all’interno dello stesso nucleo familiare, è stata condotta con esperienza e dedizione e costantemente rinnovata, mantenendo saldi i principi di rispetto della tradizione e di affabilità verso una clientela affezionata di generazione in generazione.
Nel deposito dello stabilimento sono ancora conservati oggetti legati al passato e al lavoro quotidiano dei bagni: una sassola in legno per togliere l’acqua dalle imbarcazioni, un binocolo di inizio secolo per il controllo dei bagnanti in mare, alcuni salvagente in sughero, bozzelli e carrucole per l’alaggio delle barche, caviglie di legno per le scotte dell’alzabandiera, un motore fuori bordo degli anni Trenta della ditta Enrico Vottero di Genova che veniva utilizzato sulla lancia adibita al trasporto dei turisti lungo la baia.
Dagli anni Cinquanta del XX secolo i bagni sono gestiti dalla famiglia Raffo: dalle pagine del libro A büsciua pe a giüsta rutta (La bussola per la giusta rotta), Umberto Raffo, detto Bertin, poeta dialettale e capostipite della famiglia, testimonia lo stretto legame col territorio sestrese e la grande passione per quel mare.

Info: info@bagnisegesta.it

 

8. BAGNI SEMPIONE, viale Rimembranza

Lo stabilimento balneare Sempione, gestito dalla famiglia Cozzi, nasce sulla spiaggia della Baia delle Favole nel 1915. Il nome dei bagni deriva dal luogo di provenienza della ricca clientela che dal capoluogo lombardo si trasferiva in Riviera per le vacanze. Con funzioni prevalentemente terapeutiche, più che di svago, fin dai primi anni di attività i bagni erano noti in quanto vi si praticavano le sabbiature per i dolori reumatici e la talassoterapia, utile per le patologie respiratorie e della pelle. In origine i Bagni Sempione occupavano un tratto di spiaggia più ad ovest, dove oggi sono situati i Bagni Nettuno; nel 1946 l’attività balneare si sposta nell’attuale collocazione, mantenendo lo stesso servizio di cure per gli ospiti e la stessa denominazione. Le proprietarie ricordano come, ancora negli anni Cinquanta del
XX secolo, si svolgessero le cure ai clienti: al termine del bagno in mare e prima di procedere alle sabbiature, i pazienti erano energicamente massaggiati da personale specializzato con grossi teli di lino che venivano stesi sulla spiaggia perché si scaldassero al sole. Della storica struttura lo stabilimento conserva alcuni arredi originari e il fregio all’ingresso, ricollocato a corredo di un nuovo più moderno accesso ai bagni: l’insegna in legno dipinto di bianco e azzurro, che anticamente era a coronamento della struttura, oggi fa bella mostra ai lati dell’entrata, a delimitare lo spazio dell’ampia rotonda sul mare. Una ricca documentazione attesta fin dagli anni Venti del XX secolo la lunga attività gestita per tre generazioni con competenza e lungimiranza dalla famiglia Cozzi.

Info: rosalina.cozzi@libero.it

 

9. BAGNI LIDO, lungomare Descalzo

L’attività dei Bagni Lido viene avviata nel 1956 dal signor Mario Bixio al quale la Capitaneria di Porto concede l’occupazione della porzione di spiaggia in lungomare Descalzo, a ponente del torrente Gromolo. Il signor Mario, padre degli attuali gestori dello stabilimento balneare, fin dal 1930 aveva svolto, nei mesi estivi, il mestiere di bagnino in un omonimo stabilimento collocato più ad ovest, in prossimità della decentrata Spiaggia di Sant’Anna. Negli anni Cinquanta, grazie allo sviluppo del turismo di massa in Liguria, Mario coglie l’occasione per mettersi in proprio, avviando una fiorente attività che tramanda al figlio Enrico e ai nipoti.
Scendendo alla rotonda dei bagni subito si percepisce il grande rispetto per il mare: la struttura semplice dello stabilimento, in legno verniciato di bianco, e le cabine rosse e bianche sono disposte in maniera lineare lungo il margine della spiaggia, gli ombrelloni ordinati su due file lungo la battigia non impediscono la visuale sulla Baia delle Favole e lo sguardo spazia liberamente verso il mare.
Conversando sotto la veranda dei bagni con Cèrule, soprannome del signor Enrico, si scopre quanta passione ha ereditato dal padre e speso per il proprio lavoro. Ripercorre, raccontando aneddoti, più di sessant’anni di storia del Paese e delle sue conquiste civili. Ricorda le prime ragazze in bikini che nel 1958 sfidarono il comune senso del pudore, i villeggianti che per vederle, a gara, si accalcavano curiosi sulla passeggiata, le battaglie d’avanguardia per il mare pulito e gli stratagemmi meccanici messi a punto con ingegno, promuovendo il battello ecologico mangia rumenta che rimuove gli stracqui, tutto ciò che il mare rifiuta rigettandolo a riva. Sotto l’attenta gestione del signor Enrico, gli aggiornamenti dei servizi ai clienti sono stati costanti negli anni, con una singolare attenzione a coniugare
le tipiche tradizioni delle vacanze al mare con le nuove esigenze turistiche: nell’ampia spiaggia, lontano dall’atmosfera riposante che si gode sotto gli ombrelloni, con palette e secchielli gli adulti si impegnano ogni anno nella Gara dei Castelli di sabbia, vera e propria forma d’arte effimera da ricordare durante le lunghe serate d’inverno.

Info: bagnilidosestrilevante@pec.it

10. BAGNI SPORTING, via Vittorio Veneto

Vicino alla foce del torrente Gromolo, a Levante, quando viale Rimembranza cambia nome in via Vittorio Veneto, quasi al centro della Baia delle Favole, nel 1963 viene inaugurato lo stabilimento Bagni Sporting. La conformazione della rotonda sul mare che ricorda la tolda di una nave è oggi ancora riconoscibile, scendendo la scaletta che dal lungomare giunge all’ariosa terrazza sulla spiaggia. Alcuni particolari architettonici e di arredo sono originari degli anni Sessanta; le semplici ringhiere, il corrimano di legno scuro, il portabandiera e gli oblò sistemati a pavimento simulano un’imbarcazione pronta a salpare. La rotonda si apre verso la spiaggia, delimitata lungo i lati dalla lunga fila di cabine di legno verniciato con tenui colori, che si fondono con l’azzurro del mare. L’insieme armonioso dello stabilimento, con strutture leggere, smontabili, dalle tinte delicate e fresche e la loro distribuzione sulla spiaggia, non ostruisce la visuale a mare: è la testimonianza di un’attenzione ormai perduta per l’ambiente naturale circostante, che si rispettava negli anni Sessanta e che ancora la famiglia Sanguineti, dal 1968, custodisce.

Info: bagnisporting@gmail.com
flaminia.pis@libero.it

 

11. CHIOSCO DANI, via Vittorio Veneto

Il Chiosco Dani è situato sulla passeggiata a mare di Sestri Levante, di fronte alle scuole in piazza della Repubblica, in uno spazio alberato da cui si gode la suggestiva vista della Baia delle Favole.
L’attività del chiosco viene avviata da Mario Dani e da sua moglie Teodina nel 1945 come laboratorio e deposito di dolciumi e bevande, a sostegno della vendita ambulante lungo la spiaggia affollata da turisti nel periodo estivo.
Il chiosco già allora offriva una vasta scelta di prodotti artigianali tra cui bastoncini di zucchero, caramelle, frittelle dolci, croccanti di nocciole; ma la vera specialità erano le granite. Con un apposito attrezzo dentato un grande blocco di ghiaccio veniva ridotto in una massa pastosa, formata da minutissimi cristalli. Il ghiaccio, così lavorato, veniva poi agitato a freddo con destrezza e aromatizzato da sciroppi e soluzioni zuccherine al gusto di limone, caffè o frutta di stagione. La famosa gramolata del Chiosco Dani dissetava così i villeggianti accaldati dal sole.
Lo sviluppo del turismo estivo favorisce nel tempo l’attività del chiosco ambulante che nel 1967 diventa struttura fissa con pilastrini di ghisa, collocata sulla passeggiata a mare. Gli spazi più ampi della nuova sede consentono di avviare negli anni Settanta la produzione di gelati artigianali.
Nel 2007 la struttura del chiosco è stata rinnovata su modello di quella precedente e ancora oggi l’attività è condotta dai membri della famiglia Dani.